Antonio Martusciello al Convegno CoReCom: l’importanza del “pluralismo economico” sul web

“Un cambio radicale di prospettiva: un mercato al servizio della privacy in cui favorire un ‘pluralismo economico’ anche sul web”: è l’obiettivo evidenziato dal Commissario Agcom Antonio Martusciello durante il suo intervento al convegno del 15 gennaio a Messina. Il workshop, organizzato dall’Università degli Studi di Messina e dal CoReCom Sicilia, è stato intitolato “La nuova disciplina sulla protezione dei dati personali ed il ruolo delle Autorità garanti” ed è stato presieduto dalla professoressa Maria Astone, Presidente CoReCom Sicilia.

L’occasione che ha dato il via all’organizzazione dell’evento è stata l’entrata in vigore del regolamento UE del 2016 che ha modificato la direttiva nota come GDPR, determinando la modifica del Codice privacy dell’ordinamento italiano con il Decreto Legislativo del 2018. Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione al convegno, il Commissario Antonio Martusciello ha esposto le sue riflessioni in merito al rapporto tra informazione e big data.

Il Commissario Agcom ha sottolineato che “grandi quantità di dati sono nelle mani di un numero limitato di soggetti, i quali hanno anche la facoltà di scegliere chi possa accedervi, spesso in cambio di un’utilità economica”. Secondo il Commissario c’è un effettivo rischio che si verifichi una concentrazione di potere, che avrebbe sia ripercussioni di carattere economico, sia inciderebbe sui sistemi democratici, in quanto “il ‘controllore’ dei dati è capace di influenzare le decisioni dell’utente e persino la sua autodeterminazione”.

Da qui la necessità di favorire un cambio di prospettiva, garantendo il pluralismo economico anche sul web.
Dal convegno messinese sono emersi diversi spunti per una auspicabile sinergia tra il Garante per la protezione dei dati personali e Agcom: “Ci sono diversi ambiti di sovrapposizione”, ha osservato Antonio Martusciello, “perché noi abbiamo un dato evidentemente personale, ma quando questo viene gestito e diventa ‘Big Data’ rappresenta un elemento di mercato che viene scambiato in termini di informazioni e di profilazioni, quindi in qualche misura c’è un’invasione di quella che è la sfera della privacy”. Di particolare importanza diviene così l’attenzione dal punto di vista dell’Antitrust, della Privacy e dell’Autorità per la garanzia delle comunicazioni.

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